Lulzim Lika

Intervistato da Klejsia Lika. Aprile 2023.

A che età hai iniziato la scuola?
Ho iniziato scuola a sette anni, no scherzo a sei… dai Klejsi i 51 anni si fanno sentire vedi.

Per quanti anni sei andato a scuola?
Per soli otto anni, ho lasciato la scuola appena finite le medie perché ho preferito andare a lavorare che stare seduto su un banco dove non mi impegnavo nemmeno.

Quando iniziava la scuola e quando finiva?
La scuola iniziava alle otto di mattina e chiudeva all’una, per i primi quattro anni, poi… no, non è vero iniziava e finiva sempre a quell’ora.

Quanto distava la scuola da casa?
Quant’era lontano? Credo cinque minuti e piedi e basta.

C’erano mezzi per andare a scuola?
Ma sì no, ma che mezzi? A piedi andavo.

E quando pioveva e faceva freddo come facevi?
Come facevo? Andavo uguale. Mettevo un sacco di plastica, ci si tagliava e si metteva in testa. Non potevo permettermi un ombrello in quel periodo.

Quante e quali materie studiavi?
Quante? Ma che mi ricordo… c’erano: gjuhe lexim, matematika, fizika, kimia, biologjia, histori, gjografi, edukata, vizatim (letteratura, matematica, fisica, chimica, biologia, storia, geografia, diritto e arte) poi Klejsi non mi ricordo, credo c’erano queste.

Andavi bene a scuola?
Io? Me pesa, gjashta deri ke shtata kam arrit (con cinque, sei, fino al sette sono riuscito ad arrivare). Avevo però dieci in motoria (ride).

Ti piaceva studiare?
Per niente, non ero capace a me mi mandavo con le mucche, per un po’ di anni a casa ho avuto lop (mucche) e andavo a mungerle io.

Ci andavi perché ti mettevano in punizione per i brutti voti?
Ci andavo perché in qualche modo si doveva mangiare, mungevo le mucche e poi andavo a vendere il latte nostro. I nonni si arrabbiavano, ma non più di tanto. In quel periodo era più importante andare a lavorare, infatti quando finiva la scuola in estate io andavo a lavorare per recuperare qualche soldino perché sennò in quel periodo noi non avevamo nulla. Ci si andava io e xhaxhi (zio) Luti.

Che lavori andavi a fare?
Agricoltura, si andava a raccogliere il grano e mi davano solo 15 lek al giorno (30 centesimi) che al tempo di oggi non è nulla, ma quando ero piccolo e mi davano quei pochi soldini mi brillavano i occhi come se fosse oro.

Preferivi di più andare a scuola o andare a lavorare?
Ma andare a lavorare ti obbligavano eh, ma io preferivo sta' a casa e andare a giro fin da piccolo, ma poi ho capito che era più importate lavorare per la mia famiglia e portare qualcosa a casa.

Quanti insegnanti avevi?
Ogni materia aveva il suo insegnante. Quindi tanti.

Che rapporto avevi con i tuoi insegnati?
Uuuuuu (ride), una volta mi hanno picchiato perché non avevo fatto i compiti. Un mio professore una volta mi ha dato un schiaffo, mi ha colpito nel naso e mi è uscito anche sangue, ma non l’ho detto a nessuno, a casa non l’ho raccontato perché poi l’insegnante si era pentito di quello che aveva fatto e mi ha chiesto scusa subito.

Quanti libri avevi?
Quanti libri? Ogni materia aveva un libro e io ce l’avevo, perché me li dava la scuola sennò non l’avrei comprati, non avevo soldi.

Indossavi una divisa?
C’erano përparse dhe jaka e bardhë (grembiule con il collare bianco). Ah, senti questa, nel periodo del dittatore Enver Hoxha c’era anche il fulard rosso, che era un simbolo in Albania e se non te lo mettevi ti picchiavano e se non l’avevo la chiedevo in prestito proprio per questo.

Quanti alunni c’erano in classe?
Eravamo in 25 sicuro sì, non di più. Ma non tutti venivano a scuola sempre.

Com’era la struttura della scuola?
La classe era normale, erano grandi e anche la disposizione dei banchi era uguale a quella vostra. Non si cambiava mai. Era sempre tutto uguale.

Ti manca la scuola?
Molte volte penso che cosa sarebbe successo se fossi rimasto a scuola e l’avessi continuata anche un altro po’, forse sarei diventato altro, forse sarei rimasto in Albania per studiare, ma sinceramente non lo so. Te lo dico non seguire quello che ho fatto io però, continua la scuola. Io l’ho lasciata perché non ero molto bravo se non a ginnastica e i professori erano tutti uguali e molti usavano anche le mani, fortunatamente però ero uno dei fratelli più bravi perché mi hanno alzato le mani vetem (solo) una volta (ride).

Sei felice per quello che hai costruito fino ad ora pur non essendoci stato tanto a scuola?
Hai voglia Klejsi. Sono felice a me non manca nulla e te l’ho detto io sono stato un ragazzo che fin da subito si è rimboccato le maniche e ha iniziato a fare quello che fosse più utile per baba (nonno) e nana (nonna) e la mia famiglia. Ho sempre preferito lavorare, guadagnare e rendere felice la mia famiglia.