Luisa Cappelli

Nata nel 1954. Intervistata dalla nipote Dora Focardi. Aprile 2024.

Senti nonna ti volevo fare delle domande per un progetto scolastico, sei libera o c’hai da fare?

Dio bono certo che sono libera! (ride)

Come andavi a scuola. Cioè: con quale mezzo?

Io spesso andavo a piedi, soprattutto alle elementari e alle medie, perché avevo la scuola vicino casa e non avevo bisogno di usare il tramme poi quando so’ arrivata al Bandini usavo il tramme.

Le classi com’erano suddivise cioè avevano un criterio o eravate tutti mischiati?

No mettevano nella stessa classe ragazzi della stessa età come fate voi oggi.

Quali erano le materie che facevate?

Allora c’era matematica, italiano, le solite classiche materie che avete anche voi, poi facevamo anche dattilografia, stenografia e dato che io ero nell’indirizzo di Ragioneria facevo anche la materia ragioneria e poi c’era questo banco sportello.

Raccontami un po’ meglio che cos’era questa dattilografia e questo banco sportello.

Allora dattilografia era una materia che ti insegnava a scrivere in modo veloce quello che diceva un’altra persona con dei simboli; di solito era una macchinetta come una piccola stampante con sopra dei simbolini, poi c’era questo banco sportello che era uno sportello bancario dove c’era questa simulazione per diventare poi un bancario perché ti formavano a diventare un cassiere bancario

Ah! poi ti devo raccontare questa… Andai a fare l’esame di maturità incinta di tua zia con la fede al dito e il commissario esterno veniva da Barletta, sicché s’era un bel pezzo in giù eh e il commissario interno che c’avevo era il mio professore di diritto mi disse che questo venendo dal sud profondo poteva farsi dei pregiudizi verso questa fede e quindi mi consigliò di togliermela, io ovviamente feci come mi pare e non me la tolsi. Durante l’esame il commissario esterno cercava sempre di mettermi in difficoltà chiedendomi gli argomenti di terza e di quarta, e il mio professore di diritto gli diceva: “Professore il programma è questo” e lui rispose: “Se è matura per essere una signora con la fede e il pancione sarà anche matura per essere ragioniera”.

Durante l’anno scolastico, oltre a fare le lezioni, facevate anche delle manifestazioni?

Noi si fece l’occupazione a scuola, c’erano le lotte studentesche, poi si facevano gli scioperi… una volta si fece sciopero perché la nostra preside era così antiquata, che c’aveva le trecce tutte bianche e se le intrecciava sopra al capo, un giorno di neve una ragazza si presentò con i pantaloni e la mandò via da scuola e noi si fece sciopero, che volevi fa!…