Giulietta Buono

Nata a Vescovado di Murlo nel 1950. Intervistata da Sofia Meniconi nell’aprile 2024.

Buongiorno, Signora Giulietta. Grazie per aver accettato di parlare con me. Come prima domanda sarei curioso di sapere dove ha frequentato la scuola primaria, la scuola di primo grado e la scuola secondaria di secondo grado.

Buongiorno Sofia, sono felice che tu abbia deciso di parlare con me. Ho frequentato la scuola primaria e la scuola di primo grado a Vescovado di Murlo, un paesino in provincia di Siena, ma non ho potuto intraprendere gli studi nella scuola secondaria di secondo grado; erano altri tempi (ride) ho dovuto sposarmi con l’uomo della mia vita

Se ne pente?

Assolutamente no, la scuola è molto importante e lo ripeto sempre ai miei nipoti, ma l’amore lo è molto di più. L’amore è un sentimento universale che arricchisce la vita e ci spinge a fare di tutto per la persona che amiamo.

Può parlarmi della sua esperienza scolastica?

Certamente, sono qui apposta. Quando ero giovane, la scuola era molto diversa da oggi. Le lezioni erano più tradizionali, basate sulla memorizzazione e sull'autorità dell'insegnante; c’era solo un maestro per tutte le materie ed era molto severo…ehm… ripensandoci io tremavo appena incrociavo il suo sguardo. Inoltre c’erano molte punizioni: le bacchettate sulle mani, il muso contro il muro e i ginocchi nei ceci.

Lei ha mai provato sulla sua pelle una di queste punizioni?

Ero una bambina molto diligente e studiosa, non ho mai ricevuto nessuna punizione. Menomale direi!! (ride)

Prima mi ha detto che la scuola del passato era molto diversa da quella di oggi, come crede che sia cambiata la scuola nel corso degli anni?

Ho notato che la tecnologia ha rivoluzionato l'istruzione. Oggi ci sono computer, Internet e lavagne multimediali in classe, rendendo l'apprendimento più interattivo e coinvolgente. Credo che i metodi di insegnamento siano diventati più orientati all'apprendimento attivo e alla collaborazione tra gli studenti ed io sono molto contenta che i miei nipoti hanno conosciuto questa tipologia di scuola e non quella dove andavo io.

Ha notato altri cambiamenti?

Per fortuna sì! Prima si facevano principalmente esami scritti, ma ora ci sono valutazioni più diverse e personalizzate che tengono conto delle abilità e dei talenti individuali degli studenti. Prima avevamo il terrore di sbagliare!! Avrei mandato, molto volentieri, a quel paese il mio maestro!! Invece ora di crea un rapporto di fiducia tra professore e alunno (ride).

Infine, quale scuola preferisce? Quella di ieri o quella di oggi?

Senza dubbio quella di oggi. Perché si instaura un legame di fiducia tra professori e studenti, vengono fatte assemblee per capire il punto di vista degli alunni e vengono fatti esporre da un portavoce nei consigli di classe. So tutte queste cose perché i mi’ nipoti sono rappresentati di classe e mi informano su tutto. Inoltre penso che l’introduzione della tecnologia sia un bene e che non deve essere percepita, dai vecchiotti come me, una cosa negativa. Il mondo si sta evolvendo e dovrebbero farlo anche quelli della mia generazione. Grazie ai tablet e computer vengono aiutati i ragazzi che hanno più difficoltà nell’apprendimento ed io sono molto felice che la scuola li aiuti; nella scuola di ieri gli studenti con difficoltà non venivano considerati e venivano classificati come stupidi

Grazie mille per la sua testimonianza, signora Giulietta. Le sue osservazioni sono state molto interessanti e illuminanti.

Grazie per avermi dato l’opportunità di condividere la mia esperienza!