Caritas: accessi aumentati del 35%
di Martina Ciliani / Corriene di Siena, 12 novembre 2022.
Pagare le bollette o mangiare? A Siena sono sempre di più le famiglie in stato di marginalità che si rivolgono alla Caritas per un pasto caldo. A loro si aggiungono i tanti stranieri che per disperazione lasciano il proprio Paese e arrivano sul territorio affidandosi alla cure dei volontari. Quelli sugli accessi alla Caritas sono numeri che pesano come un macigno, specialmente sotto Natale.
“Dal primo gennaio al 31 ottobre 2022 - ha detto Anna Ferretti, responsabile della Caritas dell'Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino - abbiamo registrato 694 accessi, un numero importante se si considera che lo scorso anno, nello stesso periodo erano 514, parliamo di un 35% in più. Una su cinque di queste persone, cioè 11 20%, ha riportato un problema di tipo abitativo: un mancato pagamento dell’affitto, uno sfratto o una situazione abitativa non consona. Inoltre di queste 694 persone 210 sono italiani, la maggior parte rimangono gli stranieri. Purtroppo però i numeri sono aumentati in entrambi i casi. Quest'anno, fino ad ora, abbiamo erogato 35mila euro di contributi economici, e spe50 53 mila euro per i pacchi alimentari, a cui si aggiungono le varie raccolte effettuate durante l'anno e i prodotti donati dal banco alimentare. Ma l'emergenza è in continua crescita”.
Il caro bolletta, l'innalzamento del costo della vita, il sovraindebitamento, la grave crisi innescata dalla guerra stanno trascinando per strada intere fasce di popolazione. “L'aumento degli accessi non cessa dal lockdown - ha spiegato Ferretti -. La crisi pesa soprattutto per chi vive in stato di emergenza economica già da tempo. Ci sono persone che hanno perso il lavoro, chi vive nel precariato, chi ha sulle spalle affitti arretrati. C'è chi ha problemi di salute e non hanno un educatore di sostegno, ci sono famiglie di stranieri arrivate qui tra mille difficoltà che necessitano ogni tipo di supporto per l'inserimento. Il quadro è complesso e le fatiche alla fine sono enormi. Per questo - ha spiegato Ferretti - siamo fortemente impegnati sia sul sostegno alimentare sia economicamente per sopperire alle svariate esigenze, a partire dal caro bollette”.
Preoccupa inoltre la situazione dei profughi. “Non ci sono abbastanza risposte di spazi, risposte che dovrebbero arrivare dallo Stato”. Sul territorio, per quanto possibile, ci pensano i volontari: “Gruppi che si sono mossi da soli e stanno cercando di fare rete. Da parte nostra abbiamo provato a instaurare degli incontri ma non sappiamo più a chi rivolgerci, l'indifferenza fa davvero male. Oggi (ieri, ndr) è anche la giornata mondiale dei diritti dei ragazzi. Da noi ad esempio ci sono ben 46 minori non accompagnati provenienti dal Pakistan e dall'Afghanistan, ragazzi venuti qui con i mezzi di fortuna che hanno trovato, neanche immaginiamo che vita possano aver fatto".
L'impegno della Caritas dunque non sì arresta: “Questa settimana arriveranno da un campo profughi del Libano, tramite il corridoio umanitario di Sant'Egidio, due bambini siriani gravemente malati accompagnati dalle loro famiglie. Il cardinale Lojudice ha accettato di partecipare con Sant'Egidio che ha organizzato questo canale umanitario, noi li accoglieremo nella nostra diocesi ed inizieremo con loro un percorso di inserimento a partire dalle cure e dall'insegna mento della lingua. Siamo molto concentrati anche sui bambini ucraini presenti nel nostro territorio. Ci sono ancora molti nuclei ospitati sia a Colle che a Siena, da stasera (ieri, ndr) per loro inizia un percorso di apprendimento del nostro Natale: impareranno le nostre tradizioni in quattro incontri. Stiamo poi pensando a dei progetti per tutti i minori che seguiamo e per le famiglie”. Oggi la Fondazione Mps e ActionAid Italia presentano il rapporto “Cresciuti troppo in fretta”, un'indagine alla quale ha collaborato la Caritas, sull'impatto e gli effetti della povertà alimentare sugli adolescenti. “Siamo molti attenti - riprende Ferretti - a fornire alle famiglie prodotti alimentari consoni alla crescita e al gusto dei ragazzi che spesso non possono permettersi di uscire a mangiare una pizza con gli amici”. Non è finita qui: “Come ogni anno, dieci giorni prima del Natale consegneremo alle famiglie in diffocoltà un pacco regalo. Grazie alla generosità delle persone faremo arrivare non solo viveri ma anche dei giochi per i più piccoli che meritano un momento di calore durante la festa”.